LEGAMBIENTE VENETO: SRADICARE SUBITO I CAMPI DI MAIS OGM FRIULANI AL CONFINE CON IL VENETO
Basta mezze misure: agire subito per la tutela dei diritti dei consumatori e la sovranità alimentare
Legambiente Veneto sarà presente il 4 ottobre alla riunione della
“Task Force per un’Italia libera da OGM” a Pordenone, presso l'area
coltivata a mais OGM contro il decreto legislativo e contro ogni
evidente e reiterata espressione dei cittadini e della popolazione
italiana.
I campi coltivati con il mais OGM Mon 810 di Monsanto in
FVG da Piergiorgio Fidenato presidente di “Movimento Libertario” sono
una provocazione ed un pericolo: non solo il mais, la cui casa
produttrice ha recentemente rinunciato a brevettare altri OGM in Europa
perché “non vede prospettive di mercato”, è stato piantato contro
l'evidente posizione del paese e adesso c'è anche un decreto legge che
lo certifica e ne permette l'eradicamento, ma sono un atto eversivo e
gravissimo: un manipolo di persone, contando sull'inarrestabile
contaminazione del polline attraverso il vento, vuole fare trovare gli
italiani davanti al fatto compiuto, imponendo la volontà dei pochissimi
contro quella dei moltissimi.. si tratta di un gesto molto violento sul
piano formale e simbolico, che schiaffeggia lo stato di diritto e mina
le basi della convivenza civile: la tua libertà di coltivare, finisce
dove comincia quella degli altri di mangiare cibo senza ogm.
Il problema è anche molto Veneto: non esiste coesistenza tra colture
OGM e non OGM in pianura padana, perché il vento fa il suo lavoro:
quindi va applicato il principio di precauzione, perché la deriva
porterebbe inevitabilmente nel giro di un paio d'anni alla
contaminazione dei campi di mais veneti e farebbe venir meno ogni
possibilità di mantenere il territorio regionale OGM Free.
Per quello Legambiente assieme alla task force chiederà un intervento
serio e drastico da parte delle istituzioni e una presa di posizione
anche da parte della regione veneto, che avevamo sollecitato sul caso
mesi fa e che si è sempre coerentemente spesa contro la prospettiva
dell'agricoltura transgenica perché non adatta alla cultura alimentare
ed al modello agricolo italiano.