mercoledì 9 gennaio 2013

STAGIONE 2012: I PRIMI PASSI DEL CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE DOLOMITI



Dalla primavera 2012, presso le ex scuole elementari di Rugna, a Lamon, Legambiente Veneto ha avviato un progetto per la realizzazione di un Centro di Educazione Ambientale.
Il progetto si è potuto realizzare grazie alla collaborazione del Comune, che da sei anni ha lasciato in concessione l'edificio come sede del CEA, e attraverso il Servizio di Volontariato Europeo, di cui finora Lamon rappresenta la prima esperienza nel territorio bellunese, che ha permesso di coinvolgere volontari da diversi paesi europei nell'organizzazione delle iniziative e nella cura dell'edificio.
I lavori iniziali di sistemazione della sede: 
una volontaria dalla Turchia ha aiutato a 
dare un po' di colore al CEA

Lo scopo primario è quello di promuovere attività legate alla tutela e conservazione dell'ambiente, ma non solo: l'intento è creare un punto di incontro per la popolazione, locale e non, aperto anche ad attività ricreative e culturali, un posto dove potersi approcciare ad uno stile di vita comunitario, aperto alle idee, alle proposte ed alle curiosità di tutti.
La stagione 2012, la prima con una presenza permanente di persone che nel CEA hanno vissuto e lavorato, si è conclusa a novembre, ed è  stata caratterizzata dalle attività più svariate: i laboratori per bambini ed adulti, il Cineforum, i campi di volontariato estivi, i concerti e le feste.
Un ruolo centrale è stato svolto dai sette ragazzi del Servizio di Volontariato Europeo (provenienti da Spagna, Francia, Portogallo, Turchia, Serbia e Ungheria), di cui tre stabilmente presenti e gli altri quattro, generalmente occupati in altre sedi del progetto organizzato da Legambiente, che si univano al gruppo per portare le loro competenze e la loro buona volontà nelle svariate iniziative proposte dal CEA.


I volontari del Campo adulti hanno curato 
l'orto del CEA durante il loro dieci giorni di 
permanenza a Lamon
Dopo un primo periodo di assestamento e conoscenza del luogo, si è avviata la stagione con tre campi di volontariato estivi, in particolare due per adolescenti e uno per adulti, durante i quali le decine di volontari provenienti da tutta Italia, assieme ai responsabili e ai referenti del luogo, hanno sistemato i sentieri che attraversano le frazioni, i prati e i boschi di Lamon, hanno vissuto nello spirito della convivenza comunitaria, del rispetto dell'ambiente e della conoscenza della cultura locale, imparando l'importanza di piccole azioni quotidiane come l'alimentazione biologica, la cura dell'orto, una corretta raccolta differenziata e l'utilizzo di modalità di trasporto alternative al mezzo privato, come, ad esempio, la bicicletta e gli spostamenti a piedi.

I laboratori di recupero: i bambini di 
Lamon si cimentano con la cartapesta
Con l'inizio delle scuole, il CEA ha organizzato i “Laboratori di Recupero” per bambini e ragazzi, iniziativa che ha riscosso un grande successo da parte della popolazione locale, coinvolgendo una trentina di bambini che ogni settimana imparavano a costruire oggetti recuperando materiali che in genere vengono destinati alla spazzatura: dalle decorazioni di cartapesta, alla carta riciclata fatta in casa, ai portafogli costruiti con il tetrapack di latte e succhi di frutta.
A grande richiesta i "Laboratori di Recupero" verranno riproposti per la stagione 2013, così come il Cineforum incentrato su tematiche ambientali e socioeconomiche, che ha visto un numero sempre crescente di partecipanti.
Il primo anno del CEA Dolomiti si conclude con un bilancio decisamente positivo: tante persone, interessate al progetto o anche solo curiose della novità, sono passate a regalarci un pezzo della loro esperienza e della loro buona volontà! In molti ci hanno aiutato a livello pratico e sostenuto a livello umano, e tutti insieme stiamo ridando vita ad un luogo, le ex scuole elementari di Rugna, che fino ad un anno fa sembrava destinato a morire. Il CEA è situato in un piccolo paese montano, afflitto, come molti altri, da un processo di spopolamento e abbandono soprattutto da parte dei giovani. Un luogo come questo può costituire un nuovo punto di riferimento per la popolazione locale, può diventare un'occasione d'incontro fra persone e iniziative provenienti dai posti più disparati, può creare aperture e connessioni, può essere uno degli elementi che consentono di invertire il trend in atto, aumentando la qualità della vita quotidiana degli abitanti.